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La Primavera

In questo posto è tutto un trambusto: ho abbandonato pezzi di me, sto riaprendo parentesi che pensavo fossero chiuse da tempo, sto cercando radici, parole, nuove prospettive.

Mi sto scavando e mi sto cercando: a gran voce, con fermezza e spesso m’inciampo, ma è parte del gioco dell’essere un’ospite del pianeta che abito.

È primavera, è tutto un casino, ma non si nasce in silenzio.

L'Estate

Sono nata tre giorni prima che l’estate iniziasse. Mia madre mi ricorda sempre quanto quel periodo dell’anno fosse stato caldo e insopportabile e di come subito dopo, avesse iniziato a piovere.
“è sempre così, dopo il tuo compleanno piove”, mi diceva.

Eppure i mari diventano fiumi e l’acqua continua a non esserci.

L’estate è quel periodo dell’anno in cui le necessità di cambiare strada ed esplorare nuovi confini, s’intensificano, forse perché fermarmi significherebbe dover tirare le somme e non me la sento, di fare i conti, ma li faccio lo stesso.
E aspetto.
Una direzione, una guida, un incontro, l’acqua.
Aspetto.